IL PROGETTO

L’edificio insiste su un lotto dalla particolare conformazione trapezoidale, molto sviluppata in senso longitudinale e poco estesa in senso trasversale (tra 6 e 11 metri).
Il progetto ha una caratterizzazione architettonica decisa che contraddistingue fortemente l’intorno urbano all’interno del quale si inserisce e costituisce un elemento marcato di completamento della cortina edilizia.
Il nuovo edificio presenta un’articolazione volumetrica complessa, calibrata a seconda del contesto circostante: vengono individuati allineamenti con gli edifici adiacenti, al fine di completare l’isolato organicamente eliminando l’ingombrante presenza di ampi fronti ciechi.
L’intervento prevede la realizzazione di un edificio di sette livelli fuori terra con una bipartizione in senso orizzontale. La fascia basamentale è un volume neutro sul quale spiccano poche aperture caratterizzate da un colore verde; su di esso si attesta il corpo residenziale dalle marcate geometrie a sbalzo. Il volume sovrastante, benché caratterizzato da un linguaggio architettonico più libero, da un lato si allinea con il colmo dell’edificio in aderenza (su viale Bligny), mentre su viale Beatrice d’Este – il cui fronte è meno continuo e più sfrangiato – cerca un rapporto con il verde circostante seguendo una composizione più libera che ricorda una serie di ville urbane poste in quota.
Nonostante l’edificio non si possa certo configurare come intervento mimetico, esso non si pone in antitesi con il contesto: a fronte della scelta progettuale di garantire al progetto una netta identità architettonica, si è comunque deciso di operare nel rispetto dell’ambiente circostante, creando un manufatto contemporaneo, ma in continuità con l’intorno.